Saturday, December 31, 2005
Study for portrait III (after the life mask of William Blake),1955
Francis Bacon
"Lo sapevate voi com'è semplice un desiderio? dormire è un desiderio. Andare a spasso è un desiderio. Ascoltare della musica, o anche fare della musica, o scrivere, sono dei desideri. Una primavera, un inverno, lo sono. Pure la vecchiaia lo è. Anche la morte. Il desiderio non è mai da interpretare, è lui che sperimenta."
GILLES DELEUZE
Thursday, December 29, 2005
Wednesday, December 28, 2005
David Perry
Le ho portato un fiore così per vergogna gliel'ho lasciato avrei preferito no non dare niente bisogna sempre pagare puttana o non puttana avere o non avere questo è il mio cazzo quella è la tua fica la conosci bene bene allora scricchiola qualche desiderio è il mio non hanno giocato su di me io si perdente o vincente questo è un problema la donna prese il fiore e mise nella sua condizione attuale verticale o orizzontale entrambe le preferisco sono di bocca buona il culo non me lo vuoi dare culo e fica ma sono vicinissimi buchi in simultanea attesa:attendo.non è un problema.
drugo
Tuesday, December 27, 2005
Monday, December 26, 2005
Sunday, December 25, 2005
Saturday, December 24, 2005
LO GIURO!
Avevo costruito una tettoia nella mia camera, volevo a tutti i costi meravigliare questa ragazza, e infatti i costi continuavano tutt'ora a meravigliarmi, dato che ancora continuavo a versare liquidi inchiostrati su carte vuote. Sono stato da un giardiniere che mi ha mostrato una tale quantità e qualità di fiori da non raccapezzarci un bel niente: all'uscita del botanico sulla destra della strada delle margherite si sono lasciate strappare delle prostitute mi guardarono sorridendo con la bocca. ero finalmente soddisfatto avevo un mazzo, s'intende di fiori, che avrebbe fatto pazza la mia donna. era il nostro primo incontro ma io già la vedevo in una pala d'altare tra santi e pecore. Un record: sette anni che non scopo. uso il presente infame. avevo posizionato sotto la tettoia il mio divano soprannominato Ginori, per me uno dei più grandi stitici dell'amore sarebbe stato il campo di vittoria.
Stava suonando il dio citofono. Era lei. Dalla tromba delle scale la vedevo salire; trattenevo a malapena le gambe, un momento rigide ora mi tentavano a terra una preghiera formicolava nelle mie giunture. Era arrivata stava perlustrando tra le targhette il mio nome: “Cristo, era bellissima!”, dall'ovale dello spioncino la sua figura allungata si muoveva come uno scarafaggio. Con la mano destra s' accarezzava l'orecchino trafitto nel lobo sinistro. M'era sempre piaciuto l'autoritratto del Parmigianino e ora avevo il mio museo privato; perchè non rimanere lì a guardare? Ero
eccitatissimo e senza pagare.
Un voyer all'internato n.22.
Non capivo più nulla continuavo a guardarla stordito, e se una volta entro non è la stessa cosa? e se la tettoia non è di suo gradimento? Se, se, se… in guerra e in amore con i se non si va avanti ma in sesso si:
io do una cosa a te se tu... e così è andata
drugo
Aforisma
"E' un'ironia della sorte che la filosofia, che mi è così inutile,
mi sia congeniale, e la mia donna, che mi è così utile, non
mi sia congeniale.(E' necessario che io cambi vita)."
Daniele Boccardi
mi sia congeniale, e la mia donna, che mi è così utile, non
mi sia congeniale.(E' necessario che io cambi vita)."
Daniele Boccardi
Thursday, December 22, 2005
ERA
J.Saudek
Era timida come un giapponese che fotografa il colosseo...me lo ha scartato tirandolo all'aria rapidamente come se avesse paura che qualche microbo sdentato glielo portasse via. Cazzo! alla fine avevo un cazzo di un colore che qualsiasi teoria avrebbe perso...bisognava riscriverle tutte...bisognava riprovarci...ogni sfumatura dieci euro.
Drugo
Wednesday, December 21, 2005
FIABA DI NEW YORK
"Era la vigilia di Natale piccola
nella cella degli ubriachi
un vecchio mi disse, non ne vedrò un'altra
e poi cantò una canzone
The Rare Old Mountain Dew
girai la testa dall'altra parte
e sognai di te
Ne avevo uno buono
lo davano diciotto a uno
ho la sensazione
che questo sia l'anno per me e te
Buon Natale allora
ti amo piccola
riesco a vedere un periodo migliore
nel quale tutti i nostri sogni si avverano
Hanno auto
lunghe come banconi
hanno fiumi d'oro
ma il vento fila
dritto attraverso te
Non è un posto da vecchi
Quando per la prima volta mi prendesti per mano
in una gelida vigilia di Natale
Mi assicurasti
che Broadway mi stava aspettando
Eri attraente
eri graziosa
la regina di New York
quando il gruppo finiva di suonare
ne chiedevano a gran voce ancora
Sinatra swingava
e gli ubriachi cantavano
Ci baciammo in un angolo
e poi ballammo tutta la notte
I ragazzi del coro del NYPD
cantavano "Galway Bay"
e le campane festeggiavano
l'inizio del giorno di Natale
Sei un fannullone
sei una canaglia
sei una vecchia sgualdrina a pezzi
stesa là mezzo morta a frignare
nel letto
Sacco di merda
verme
pidocchioso ricchione da due soldi
Buon Natale faccia da culo
prego Dio
che sia l'ultimo
Avrei potuto essere qualcuno
come può chiunque
mi hai rubato i sogni
dalla prima volta che ti ho visto
Li ho tenuti con me piccola
li ho messi insieme ai miei
non posso farcela da solo
ho costruito i miei sogni intorno a te."
Shane MacGowan
Monday, December 19, 2005
Sunday, December 18, 2005
Esausti
"...e dunque continuerò, bisogna dire parole fin quando ce ne sono, bisogna dirle, fino a quando esse mi trovino, fino a quando mi dicano, strana pena, strana colpa, bisogna continuare, forse ormai è stato fatto, forse mi hanno già detto, forse mi hanno portato fino alla soglia della mia storia, davanti alla porta che si apre sulla mia storia, mi stupirebbe se si aprisse, sarò io, sarà il silenzio, lì dove sono, non so, non lo saprò mai, nel silenzio non si sa, bisogna continuare ed io continuo."
Samuel Beckett, L'innominabile.
Saturday, December 17, 2005
Friday, December 16, 2005
Wednesday, December 14, 2005
H.Newton
L'una di fronte all'altra. Il viso piegato dell'una il viso soffice dell'altra. Buon auspicio. È ancora una bella donna provocante e lucida. Fama di mignotta. Di grande mignotta. Forse conosciuta. Il vero successo di una donna è nel suo culo: in quello che ha dato e in quello che ha avuto. Preso. Il viso è per i guardoni. Gli occhi hanno fatto la loro strada ma si sono persi: non sanno fare i gesti: le curve.
Drugo
Tuesday, December 13, 2005
Boris Mikhailov
"Non ho camminato nei tuoi sogni,
né mi sono mostrato in mezzo alla folla,
non sono apparso nel cortile
dove pioveva o meglio cominciava
a piovere (questo verso
lo cancello e non lo sostituirò),
era allettante credere, come uno stupido,
che ti avrei incontrato presto,
eri tu che mi apparivi in sogno
(e mi prendeva una dolce tenerezza),
mi sistemavi i capelli sulle tempie.
Quell’autunno perfino le poesie
in parte mi riuscivano bene
(però mancava sempre un verso o una rima
per essere felice)"
Boris Ryzyj
"Avidità oftalmica"
" Leggeva tutto, dalle targhe delle automobili alle insegne luminose, dai cartelli pubblicitari alle etichette sulle bottiglie, dai segnali stradali...
Contava tutto, dai filari di alberi ai pali della luce, dalle finestre delle case ai paracarri, dai gradini delle scale...
All'inizio era un gioco, poi una mania, poi un'ossessione; non ne poteva più. Ne parlò. Il consiglio più profondo fu: non ci pensare!
Non pensava ad altro: è un tic, passerà. Ma non passava. Vado in paranoia. Sono malato cronico, prima dello stadio terminale qualcosa farò, a mali estremi, estremi rimedi.. Fece: prima di coricarsi, era già notte fonda, con Attack e con freddezza si incollò le palpebre e si distese sul letto. Il bruciore intenso gli diede un pò di sollievo e riuscì persino a dormire.
Nell'ambulanza disse tra sè:- Non l'ho letta la targa, nè il nome del dottore, nè ho contato quanti sono, nè gli incroci. Una certa euforia lo ricompensò.
- Attenti, ci sono quattro scalini - disse una voce ai portantini.
Scattò a sedere: l'ha contati lui! l'ha contati lui!
Non poterono usare solventi perchè una goccia, o i vapori, potevano essere letali per le pupille. Si optò per l'operazione. Mentre gli facevano le punture di anestetico intorno agli occhi, pensò: - Che fortuna essere ciechi! "
Daniele Boccardi
Contava tutto, dai filari di alberi ai pali della luce, dalle finestre delle case ai paracarri, dai gradini delle scale...
All'inizio era un gioco, poi una mania, poi un'ossessione; non ne poteva più. Ne parlò. Il consiglio più profondo fu: non ci pensare!
Non pensava ad altro: è un tic, passerà. Ma non passava. Vado in paranoia. Sono malato cronico, prima dello stadio terminale qualcosa farò, a mali estremi, estremi rimedi.. Fece: prima di coricarsi, era già notte fonda, con Attack e con freddezza si incollò le palpebre e si distese sul letto. Il bruciore intenso gli diede un pò di sollievo e riuscì persino a dormire.
Nell'ambulanza disse tra sè:- Non l'ho letta la targa, nè il nome del dottore, nè ho contato quanti sono, nè gli incroci. Una certa euforia lo ricompensò.
- Attenti, ci sono quattro scalini - disse una voce ai portantini.
Scattò a sedere: l'ha contati lui! l'ha contati lui!
Non poterono usare solventi perchè una goccia, o i vapori, potevano essere letali per le pupille. Si optò per l'operazione. Mentre gli facevano le punture di anestetico intorno agli occhi, pensò: - Che fortuna essere ciechi! "
Daniele Boccardi
Monday, December 12, 2005
Sunday, December 11, 2005
"Senza Titolo"
W.Klein
"Un bimbo
ha speso i suoi ultimi soldi
comprando il gelato sbagliato,
intriso di vero caffè:
un gelato da grandi,
con tutto quell'alcool che c'era.
Per tanto ha pensato,
e la nausea saliva,
per tanto ha provato,
più del vomito forte,
ma poi l'ha dovuto buttare
il gelato sbagliato.
Un gelato da grandi
che ai grandi non piace
ma loro non sentono male
e loro lo mangiano a volte
perchè costa poco
che lo compra anche un bimbo
coi soldi raccolti in segreto
da ladro contati
sciupati da solo."
Daniele Boccardi
Saturday, December 10, 2005
Koudelka
Ti guardo venire con una smorfia e poi svenire. Hai sonno hai dormito altre volte senza di me mi alzo la colazione la vado a fare al bar. I cornetti li fanno bennissimo. La crema è ancora calda. cazzo! la cassiera sbadiglia ti somiglia apre la bocca ho voglia di mettere un euro fra le gengive. M'aspetto un regalo. la biglia quella verde sì colorata quella la voglio io! fa fatica a sistemarsi è mattina fa freddo e un paio di calze di seta non è molto. Ma poi a chi mostrare le gambe?
drugo
Friday, December 09, 2005
In Assoluto
J.Saudek
Era una grande donna. A colori. Grande nella forma. Le tette enormi potevano baciare e soffocare. Enormi carni rose rossi capezzoli. Ho fatto leccalecca. Un po’ di saliva lava quello che resta.un bacio. Due. E poi di nuovo an avanscoperta. Ma era già nuda. Non fa niente fa lo stesso un gran effetto un buon tuffo. Le carezzo l'angolo a me ne vado lo giuro. La guardo rivestirsi. È un film muto e rido. Il cinema di pomeriggio è esaltante. Accende le luci ha una calza al contrario. Tutto daccapo. Si ricomincia.
drugo
Thursday, December 08, 2005
Wednesday, December 07, 2005
Monday, December 05, 2005
"MORIRE DI CLASSE"
R.Depardon
" Quando la tua pazzia
non desiderata
quando la tua pazzia
non voluta
viene strangolata
nelle sbarre della fossa
tu
da impotente caprone
ti trasformi in uomo
e l'unico mezzo per farlo
l'unico mezzo
per stupire i camici bianchi
che ti vogliono curare a fondo
è quello di rinchiuderti
in una pazzia voluta
e quando vuoi essere pazzo
nessun camice bianco
riuscirà a trarti
fuori dalla fossa.
Tu
vuoi essere pazzo
e sarai
un beato felice pazzo
per tutto il resto
della tua vita.
Pazzo."
(scritta nell'unica luce di notte - cesso - alle ore 3
del 10 settembre 1968 nell'ospedale psichiatrico di...)
da PER NON DIMENTICARE a cura di FRANCA ONGARO BASAGLIA
Saturday, December 03, 2005
Erwin Olaf
Era bionda, senza denti, le gambe lughe:
la prima volta che l'ho vista stava aprendo un cassonetto dell'immondizia.
Il piede ha forzato la leva,
nessun lamento
solo un cigolio: l'età.
Forse. A me piaceva: la curiosità, la leggenda, la storia di una vecchia
donna e
delle sue amate avventure delle sue fantasie andate e di quelle a
venire.
L'ho conosciuta, è stata gentile.
Aveva il cellulare che suonava a ripetizione: buon segno.
L'ho accompagnata vicino casa.
Vicino il portone, s'è chinata appoggiandosi al muro
ha sollevato una gamba aggiustando una calza, sessanta danari color crema:
una goccia di sudore
non è andata oltre
le pieghe,
truccate.
drugo
Friday, December 02, 2005
Thursday, December 01, 2005
A.Modiglianii
Senza titolo
"Ho vissuto momenti di vita
- soltanto a momenti
io l'ho conosciuta
e non la riesco a trovare
non so come fare
ma vedo che tutto mi sente
che io non lo sento.
E la colpa non è di nessuno
non è neanche mia
se penso e non vivo
se so che non vivo
e non ci riesco a morire.
Quand'è che ci sono cascato?
perchè non son nato davvero?
perchè sono nato?
a mio modo cresciuto e formato?
E così non va bene, lo so
che così non va bene
che il mondo non so farlo mio
che non me lo godo
non lotto non amo non voglio.
Non voglio nemmeno morire,
vorrei esser morto
ma no, non è uguale a morire."
Daniele Boccardi