Friday, February 24, 2006

CINEMA


“Immaginiamo un occhio che non sa nulla delle leggi della prospettiva, un occhio che ignora la ricomposizione logica, un occhio che non corrisponde a nulla di ben definito, ma che deve scoprire ogni oggetto che incontra attraverso un’avventura percettiva” (Stan Brakhage)

“Inventare un’alternativa al cinema capitalista, per salvaguardare una totale indipendenza estetica” (Jean-Michel Bouhours)

“Possiamo fare dei film in tutti i modi possibili. Non c’è una maniera (dominante) che detta e impone il modo giusto di fare un film” (Yann Beauvais)

Franco Fontana

Risate a Venice


Wednesday, February 22, 2006

Q'Orianka Kilcher


Pocahontas"Colei che ama giocare"

Saturday, February 18, 2006

Iggy Pop

I Wanna Be Your Dog

So messed up
I want you here
In my room
I want you here
Now we're gonna be
Face-to-face
And I'll lay right down
In my favorite place

And now I wanna
Be your dog
Now I wanna
Be your dog
Now I wanna
Be your dog
Well c'mon

Now I'm ready
To close my eyes
And now I'm ready
To close my mind
And now I'm ready
To feel your hand
And lose my heart
On the burning sands

And now I wanna
Be your dog
And now I wanna
Be your dog
Now I wanna
Be your dog
Well c'mon

Thursday, February 16, 2006

Tank

Monday, February 13, 2006

ANNA

Sunday, February 12, 2006

Frank Zappa


A tutti i "fichetti" del mondo e a quelli "carini" voglio dire una cosa: ci sono più brutti figli di puttana come noi che persone come voi.
Frank Zappa - New York - 1980

Saturday, February 11, 2006


"Una minaccia alla mia immortalità"

"Si spogliò davanti a me
con la figa dall'altra parte
mentre io stavo a letto con la bottiglia
di birra.

"Cos'è quella verruca che hai
sul culo?" chiesi.

"Non è una verruca", disse lei,
"È un neo, una specie
di voglia".

"Quel coso mi spaventa", dissi,
"lasciamo
stare".

Scesi dal letto
e andai nell'altra stanza
e mi sedetti sulla sedia a dondolo
e mi dondolai.

Mi raggiunse. "Di' un po',
vecchia scorreggia, sei pieno di verruche e cicatrici
e bitorzoli d'ogni genere
dappertutto, credo proprio che tu sia il vecchio
più brutto
che abbia mai visto".

"Lascia perdere", dissi, "dimmi qualcosa di più
di quel neo
che hai sul culo".

Lei andò nell'altra stanza
si vestì e poi mi passò davanti
sbatté l'uscio
e
sparì.

E pensare
che aveva anche letto
tutti i miei libri di poesie.

Spero solo che non dica a nessuno
che non sono stato
carino."

Di Charles Bukowski:

Pasternak

" Dopo due o tre strofe composte di getto e alcune similitudini che lo sorpresero, il lavoro s'impossessò di lui ed egli avvertì l'avvicinarsi di ciò che si chiama l'ispirazione. Il rapporto di forze che presiede alla creazione pare in tal caso capovolgersi: la priorità non è più dell'uomo nè dello stato d'animo che egli cerca di rendere, ma del linguaggio con cui vuole esprimerlo. Il linguaggio, dal quale nascono e del quale si rivestono il significato e la bellezza, comincia a pensare e a parlare dasè, per conto dell'uomo, e diventa tutto musica, non nel senso di una esteriore risonanza fonetica, ma in quello dell'impetuosità e potenza del flusso interiore. Allora simile alla massa irruenta di un fiume che col suo scorrere leviga le pietre del fondo e fa girare le ruote dei mulini, il linguaggio che si effonde va creando da sè, con la forza delle sue leggi, procedendo nel suo corso, il metro e la rima e mille altre forme e rapporti più importanti, finora non colti, non indagati, senza nome.
In quel momento jurij Andréevic sentiva che non era lui a compiere il lavoro essenziale, ma qualcosa più grande di lui, al disopra di lui, lo guidava: la situazione del pensiero e della poesia nel mondo, ciò che alla poesia era riservato dall'avvenire, il passo successivo che avrebbe dovuto compiere nel suo sviluppo storico. Lui era soltanto un'occasione, un punto d'appoggio perchè essa potesse mettersi in movimento.
Si liberava così dei ripentimenti; la scontentezza di sè e la sensazione della propria nullità, per un momento lo abbandonavano."
B.Pasternak, il Dottor Zivago

Amir Naderi


Sound Barrier, Usa 2005

Friday, February 10, 2006


"Entro in ascensore e se vado al sesto piano ho bisogno di un giornale da leggere per non restare solo con i miei pensieri in quello spazio di tempo. Cammino per Central Park e debbo avere in mente cazzate tipo il casting del mio prossimo film, la scena finale, le luci che ci voglio mettere. E che cosa importa se il film non è buono, se non è neppure decente? Debbo farlo, debbo pensare a quello. Sennò? Sennò mi guardo intorno e vedo tutta questa gente, il giocatore di baseball, la modella, la bambina figlia del gelataio, il fondamentalista islamico e penso che fra ottant'anni nessuno esisterà più, che il mondo è come un cesso, ogni tanto viene tirata una catena e tutti gli stronzi scompaiono. Sono l'unico ad accorgersene? Mi devo fermare, guardarmi dentro e specchiarmi nel nulla che sono io, che siamo tutti, che è tutto? Scusate, ma preferisco fare un brutto film"
Woody Allen

Thursday, February 09, 2006

Buster


" What a little buster!"
Houdini

"Io sono il cineocchio."


" Io sono il cineocchio. Io sono l'occhio meccanico. Io, macchina, vi illustro il mondo come io solo posso vederlo. Io mi libero, da oggi e per sempre, dall'immobilità umana, io sono in continuo movimento, io mi avvicino e mi allontano dagli oggetti, striscio sotto di essi, vi monto sopra, io mi muovo fianco a fianco col muso di un cavallo in corsa, io irrompo, a piena velocità, nella folla, io corro davanti ai soldati in corsa, io mi lascio cadere sul dorso, io mi levo in volo con gli aeroplani, precipito e risalgo, in volo, con corpi che precipitano e risalgono. Ecco che io, apparecchio, mi lancio per la risultante, manovrando in mezzo al caos dei movimenti, fissando un movimento mentre mi muovo anch'io nelle più difficili combinazioni.
Libero dai limiti dello spazio e del tempo, io confronto tra loro tutti i punti dell'universo, dovunque li abbia fissati. La mia vita è diretta verso la creazione di una nuova percezione del mondo. Così io decifro in modo nuovo un mondo che vi è già conosciuto."
Dziga Vertov, l'occhio della rivoluzione

Wednesday, February 08, 2006

IDIOT

Monday, February 06, 2006

1+1=3

DARIO DI LIVORNO (Ciampi - Marchetti)

In un triste giorno Dario di Livorno
prese una pistola e sparò.
Era carnevale ma la polizia
ugualmente lo arrestò
e fu così che un triste giorno
Dario finì in manicomio
dove imparò che tutti i matti non vivono in libertà.

Ma Dario di Livorno, che non era matto,
stando in mezzo ai matti impazzì.
Dopo aver scontato tutta la sua pena
salutò gli amici e partì
e fu così che un triste giorno
Dario sparò a un commissario
e lo ammazzò
e poi, felice, tra gli amici matti
egli tornò.

Sunday, February 05, 2006

2046


ADIUS (Ciampi - Marchetti)

Il tuo viso esiste fresco
mentre una sera scende dolce
sul porto.
Tu mi manchi molto,
ogni ora di più.
La tua assenza è un assedio
ma ti chiedo una tregua
prima dell'attacco finale
perchè un cuore giace inerte
rossastro sulla strada
e un gatto se lo mangia
tra gente indifferente
ma non sono io,
sono gli altri.
E così...

Vuoi stare vicina? nooo?
Ma vaffanculo. Ma vaffanculo.
Sono quarant'anni che ti voglio dire... ma vaffanculo.
Ma vaffanculo te e tutti i tuoi cari. Ma vaffanculo.

Ma come? Ma sono secoli che ti amo, cinquemila anni, e
tu mi dici di no? Ma vaffanculo. Sai che cosa ti dico? va-ffan-culo. Te,
gli intellettuali e i pirati. Vaffanculo. Vaffanculo .
Non ho altro da dirti. Sai che bel vaffanculo che ti porti nella tomba?
Perché io sono bello, sono bellissimo, e dove vai? Ma vaffanculo. E
non ridere, non conosci l'educazione, eh? Portami
una sedia, e vattene.

Friday, February 03, 2006

Wednesday, February 01, 2006


" I ricchi vogliono quello che hanno i poveri
e i poveri vogliono quello che hanno i ricchi
I magri vogliono quello che hanno i grassi
e i grassi vogliono quello che hanno i magri
Non si riesce mai a piacere a tutti
In questo mondo"
THE SHAGGS