Thursday, February 09, 2006

"Io sono il cineocchio."


" Io sono il cineocchio. Io sono l'occhio meccanico. Io, macchina, vi illustro il mondo come io solo posso vederlo. Io mi libero, da oggi e per sempre, dall'immobilità umana, io sono in continuo movimento, io mi avvicino e mi allontano dagli oggetti, striscio sotto di essi, vi monto sopra, io mi muovo fianco a fianco col muso di un cavallo in corsa, io irrompo, a piena velocità, nella folla, io corro davanti ai soldati in corsa, io mi lascio cadere sul dorso, io mi levo in volo con gli aeroplani, precipito e risalgo, in volo, con corpi che precipitano e risalgono. Ecco che io, apparecchio, mi lancio per la risultante, manovrando in mezzo al caos dei movimenti, fissando un movimento mentre mi muovo anch'io nelle più difficili combinazioni.
Libero dai limiti dello spazio e del tempo, io confronto tra loro tutti i punti dell'universo, dovunque li abbia fissati. La mia vita è diretta verso la creazione di una nuova percezione del mondo. Così io decifro in modo nuovo un mondo che vi è già conosciuto."
Dziga Vertov, l'occhio della rivoluzione

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