Tuesday, March 21, 2006

Friday, March 17, 2006

LUSH

casiotone for the painfully alone

Tuesday, March 14, 2006

Alva_noto Aka Carsten Nicolai


The exhibition, 'Funken' by Carsten Nicolai takes as its theme, the behaviour of sparks.
Using the medium of photography, Carsten Nicolai follows the traces and patterns of light and how these formations split up and spread outwards through the air. Through this, the viewer is presented with a series of exploratory images.
Nicolais’s use of photography is at the same time revelatory and investigative.
Revelatory in the sense that the photographs give visibility to the spark traces, holding them and stilling their motion for prolonged viewing. For better observatory purposes, the artist has inverted the tones to give us a highly graphical image in negative. The yellows of the flames become blue, the black of the surrounding darkness turns pure white. In their inverse state, the spark structures begin to remind us of grasses or floral elements or of intuitive calligraphic drawings.
The photographs investigative processes focus on the random angles made as the sparks divide in the air and become tree-like in their structure. In a series of overlaid drawings through which the original photographs are still visible, Carsten Nicolai examines these random angles with hand drawn black lines to assess their geometric properties.
With these recent photographs, Carsten Nicolai's interest into the analysis of mathematical patterns displayed in previous works: 'Milch' and 'Snow Noise' continues.
'Funken' is a hybrid study of the random behaviour of light and a search for regularity in nature. NOISE.

Miss Vendetta

Monday, March 13, 2006

Un chien andalou

KAFKA



Tuesday, March 07, 2006

Charles Mingus

Tre

Si ha un bel riunire trenta raggi in un mozzo, l'utilità della vettura dipende da ciò che non c'è.

Si ha un bel lavorare l'argilla per fare dei vasi, l'utilità del vasellame dipende da ciò che non c'è.

Si ha un bell'aprire porte e finestre per fare una casa, l'utilità della casa dipende da ciò che non c'è.

Così, traendo profitto da ciò che è, si utilizza quello che non c'è.

Tao Te Ching, 11.



Si muore sempre per una parola che è stata delusa.


Non c'è somiglianza se non al prezzo di una rinuncia.


Puoi contare soltanto i giorni che perdi.

Da: Edmond Jabès, Il libro della sovversione non sospetta, Feltrinelli.



304. Sono fondamentalmente avverso a tutte quelle morali che dicono: «Non farlo! Rinucia! Frenati!»Sono invece ben disposto verso quelle che mi incitano a fare qualcosa e a farla di nuovo e a sognarci da mane a sera e di notte, e a non pensare ad altro se non a farla bene; tanto bene quanto appunto a me soltanto è possibile! A chi vive così, una dopo l'alra, continuamente, viene a cadere ogni cosa che ad una siffatta vita non si conviene; senza odio e senza disgusto, egli oggi vede questo e domani quello prendere congedo da lui, come le foglie ingiallite, che ad ogni più mosso alito di vento vengon rapite all'albero; oppure non vede affatto che si sta prendendo congedo da lui, tale è il rigore con cui il suo sguardo s'affissa nella sua meta, e soprattutto in avanti, non da un lato, indietro, in basso. Il nostro agire deve determinare ciò che noi lasciamo andare: agendo, lasciamo andare [...].

Friedrich Nietzsche, La gaia scienza, trad. it. di Ferruccio Masini, Adelphi.

Monday, March 06, 2006

Amelia Rosselli

Da: Variazioni belliche


Nell'antica Cina vi erano fiori d'andalusa. Tu non fischi
per me. Il ramo storto della tua vigliaccheria non era che
la bellezza! nel mare liscio e pettinato in un nodoso cranio.
La scultura del tuo amore era un ritornello, sapiente virgola
del maestro che sa sparire dalla tavola sparecchiata.

Il Giappone crudele e distante è la tua patria.
Il Giappone nodoso ed inestricabile è il viaggio che mi
procurerò con la tua assenza.



Tutto il mondo è vedovo se è vero che tu cammini ancora
tutto il mondo è vedovo se è vero! Tutto il mondo
è vero se è vero che tua cammini ancora, tutto il
mondo è vedovo se tu non muori! Tutto il mondo
è mio se è vero che tu non sei vivo ma solo
una lanterna per i miei occhi obliqui. Cieca rimasi
dalla tua nascita e l'importanza del nuovo giorno
non è che notte per la tua distanza. Cieca sono
chè tu cammini ancora! cieca sono che tu cammini
e il mondo è vedovo e il mondo è cieco se tu cammini
ancora aggrappato ai miei occhi celestiali.



Da: Documento


I fiori vengono in dono e poi si dilatano
una sorveglianza acuta li silenzia
non stancarsi mai dei doni.

Il mondo è un dente strappato
non chiedetemi perché
io oggi abbia tanti anni
la pioggia è sterile.

Puntando ai semi distrutti
eri l'unione appassita che cercavo
rubare il cuore d'un altro per poi servirsene.

La speranza è un danno forse definitivo
le monete risuonano crude nel marmo
della mano.

Convincevo il mostro ad appartarsi
nelle stanze pulite d'un albergo immaginario
v'erano nei boschi piccole vipere imbalsamate.

Mi truccai a prete della poesia
ma ero morta alla vita
le viscere che si perdono
in un tafferuglio
ne muori spazzato via dalla scienza.

Il mondo è sottile e piano:
pochi elefanti vi girano, ottusi.



C'è come un dolore nella stanza, ed
è superato in parte: ma vince il peso
degli oggetti, il loro significare
peso e perdita.

C'è come un rosso nell'albero, ma è
l'arancione della base della lampada
comprata in luoghi che non voglio ricordare
perché anch'essi pesano.

Come nulla posso sapere della tua fame
precise nel volere
sono le stilizzate fontane
può ben situarsi un rovescio d'un destino
di uomini separati per obliquo rumore.

Thursday, March 02, 2006