Monday, April 17, 2006

3Poesie

In un momento

In un momento
Sono sfiorite le rose
I petali caduti
Perché io non potevo dimenticare le rose
Le cercavamo insieme
Abbiamo trovato le rose
Erano le sue rose erano le mie rose
Questo viaggio chiamavamo amore
Col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose
Che brillavano un momento al sole del mattino
Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi
Le rose che non erano le nostre rose
Le mie rose le sue rose

P.S.
E così dimenticammo le rose.

Dino Campana


Verrà la morte e avrà
I tuoi occhi

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
Questa morte che ci accompagna
Dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
Quando su te sola ripieghi
Nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e il nulla.

Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

Cesare Pavese


A una lumaca

Se “la concetrazione è il primo dono dello stile”,
tu la possiedi. La contrattilità è una virtù,
così come modestia è una virtù.
Non già l’acquisizione di una cosa qualsiasi
Capace di adornare,
o la qualità incidentale che per avventura
si accompagni a qualcosa di ben detto,
non questo apprezziamo nello stile,
ma il principio nascosto:
nell’assenza di piedi, ”un metodo di conclusioni”;
“una coscienza di principi”,
nel curioso fenomeno della tua antenna occipitale.

Marianne Moore

1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

adesso ti porto al bar, dai!

14:11  

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